Incastonata tra le verdi colline umbre

Trevi, incastonata tra le verdi colline umbre, è una gemma che brilla nel cuore della regione. Conosciuta per la sua storia millenaria e il paesaggio mozzafiato, Trevi attira visitatori con la sua atmosfera tranquilla e i suoi tesori culturali. Trevi, situata nella provincia di Perugia, è celebre per essere uno dei borghi più belli d’Italia. Fondata dagli Umbri nell’antichità, Trevi ha visto il passaggio di varie civiltà, contribuendo a plasmare la sua ricca eredità storica. Attrazioni e Punti di Interesse Il cuore di Trevi è la sua piazza principale, dominata dalla maestosa Chiesa di San Francesco. Questo capolavoro di architettura sacra ospita pregevoli opere d’arte e affreschi che raccontano la storia della città. Per chi ama l’arte e la storia, il Museo Civico rappresenta una tappa imprescindibile. Qui è possibile ammirare reperti archeologici, dipinti e manufatti che testimoniano il passato glorioso di Trevi. Culinary Delights La cucina di Trevi riflette la tradizione umbra, con piatti rustici e sapori intensi. Tra i piatti più rinomati vi è l’olio extravergine d’oliva, prodotto localmente e apprezzato per il suo sapore unico. I ristoranti del centro offrono piatti tipici come la strangozzi al tartufo e il cinghiale in umido, accompagnati dai rinomati vini della regione. Eventi e Tradizioni Trevi è viva tutto l’anno con eventi che celebrano la cultura e le tradizioni locali. Tra i più significativi c’è la Sagra dell’Oliva, dedicata alla raccolta delle olive e alla produzione dell’olio extravergine, un evento che unisce comunità e visitatori in festa. Trevi in Umbria è una destinazione che incanta e sorprende con la sua bellezza naturale e il patrimonio culturale. Perfetta per chi cerca pace e autenticità, Trevi accoglie ogni visitatore con il calore umbro e la sua ospitalità unica.
La Festa dei Ceri di Gubbio

Nel cuore dell’Umbria, ogni anno il 15 maggio, la città di Gubbio si anima con una delle manifestazioni più spettacolari e antiche d’Italia: la Festa dei Ceri. Questo evento secolare, che unisce fede, folklore e spirito di appartenenza, è profondamente radicato nella cultura locale e rappresenta una delle celebrazioni più sentite dagli eugubini. Origini e Significato della Festa Le radici della Festa dei Ceri risalgono a epoche lontane e si intrecciano con la storia di Gubbio. Si ritiene che l’evento abbia origini medievali, legate alla figura di Sant’Ubaldo, vescovo e patrono della città, vissuto nel XII secolo. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1160, la devozione popolare diede vita a una celebrazione in suo onore, che nei secoli si è trasformata in un rito collettivo capace di coinvolgere l’intera comunità. Alcuni studiosi ipotizzano che la festa possa avere radici ancora più antiche, riconducibili a riti pagani di ringraziamento per l’arrivo della primavera e la fertilità della terra. Con il tempo, il significato originario si è fuso con la tradizione cristiana, dando vita a una manifestazione unica nel suo genere. I Protagonisti: I Ceri e i Ceraioli Il simbolo della festa sono i tre grandi ceri di legno, che svettano imponenti sulle spalle dei portatori. Ogni cero è dedicato a un santo protettore: I ceri, pesanti oltre 300 kg e alti circa 7-8 metri, vengono trasportati a spalla dai ceraioli, uomini devoti e fieri, divisi in squadre che si alternano lungo il percorso. Il trasporto avviene di corsa attraverso le stradine del centro storico, fino alla Basilica di Sant’Ubaldo, sulla sommità del Monte Ingino. Il Momento Clou: La Corsa dei Ceri Il culmine della festa è la Corsa dei Ceri, una sfida intensa e adrenalinica che si svolge nel pomeriggio del 15 maggio. Dopo la suggestiva “alzata” in Piazza Grande, i tre ceri vengono trasportati per le vie della città in un percorso che alterna salite ripide e curve strette, tra il tifo travolgente della folla. Anche se non si tratta di una vera e propria gara con un vincitore, l’ordine di arrivo è sempre lo stesso: il cero di Sant’Ubaldo precede quello di San Giorgio, seguito da quello di Sant’Antonio. La corsa è un momento di grande emozione, in cui si mescolano forza, resistenza e un senso di appartenenza che unisce gli eugubini da generazioni. Un’Atmosfera Unica tra Tradizione e Folklore La Festa dei Ceri non è solo la corsa: nei giorni precedenti e durante l’evento, la città di Gubbio si riempie di colori, suoni e profumi tipici della festa. Le strade si tingono di giallo, blu e nero, i colori delle tre squadre che portano i ceri, mentre sfilate in costume, rievocazioni storiche e canti popolari animano l’atmosfera. Non mancano momenti di convivialità, con stand gastronomici e trattorie che offrono piatti tipici della tradizione umbra, come la crescia farcita con salumi locali e il celebre tartufo, uno dei prodotti più pregiati della zona. Un Patrimonio Culturale da Tutelare Nel 1973, la Festa dei Ceri è stata dichiarata festa nazionale della Repubblica Italiana, a testimonianza della sua importanza storica e culturale. Inoltre, è considerata un simbolo dell’identità eugubina e viene tramandata con orgoglio di generazione in generazione. Partecipare alla Festa dei Ceri significa immergersi in un’esperienza autentica, fatta di emozioni, tradizioni e un profondo legame con la storia. Per chi visita Gubbio a maggio, assistere a questo evento è un’occasione unica per scoprire l’anima più vera della città e lasciarsi coinvolgere dal suo spirito vibrante.
Norcia: Tesoro Umbro

Nel cuore dell’Umbria, circondata dalla maestosità dei Monti Sibillini, si trova Norcia, una città rinomata per la sua cucina tradizionale e la ricca storia che la caratterizza. Cibo e Tradizioni Norcia è universalmente conosciuta per la sua produzione di salumi, in particolare per la celeberrima norcineria. I salumi di Norcia, come il prosciutto, la salsiccia e la coppa, sono rinomati per il loro sapore unico e la qualità dei loro ingredienti. I norcini, esperti maestri norcineri, tramandano da generazioni antiche ricette e tecniche che rendono questi prodotti veri e propri tesori gastronomici. Cose da Vedere La città di Norcia è anche ricca di storia e bellezze naturali. Il centro storico, circondato dalle mura medievali, conserva ancora intatta l’atmosfera di un tempo passato. Tra le attrazioni da non perdere ci sono la Basilica di San Benedetto, risalente al XIII secolo e dedicata al patrono della città, e il Palazzo Comunale, che offre uno spaccato della storia amministrativa locale. Mangiare e Bere Oltre ai salumi, Norcia è rinomata anche per il tartufo nero, prelibatezza autunnale che caratterizza molti piatti della cucina locale. I ristoranti del centro offrono un’ampia scelta di piatti tradizionali, dai primi piatti come la pasta alla norcina alle zuppe di legumi e alle carni alla brace, accompagnati dai rinomati vini umbri. Storia e Cultura La storia di Norcia affonda le radici nell’antichità romana, ma è soprattutto il periodo medioevale a definire il suo carattere architettonico e culturale. Il terremoto del 2016 ha purtroppo causato danni significativi, ma la tenacia dei norcini nel ricostruire e preservare il patrimonio storico è testimonianza di una comunità forte e resiliente. Norcia, dunque, non è solo un luogo dove gustare eccellenze gastronomiche, ma anche un crocevia di storia, cultura e natura, che merita di essere esplorato con occhi curiosi e palati desiderosi di autenticità umbra.
Montefalco: Un Viaggio Tra Storia Vino e Sapori Umbri

Situato nelle colline umbre, Montefalco è una gemma che affascina per la sua storia millenaria, architettura medievale e una tradizione enogastronomica ricca di sfumature. Conosciuto come “la ringhiera dell’Umbria” per la sua posizione panoramica, Montefalco offre ai visitatori un’esperienza autentica e indimenticabile. Caratteristiche Storiche e Architettoniche: Montefalco vanta una ricca storia che risale all’epoca romana, testimoniata dai resti archeologici che punteggiano il paesaggio. Il centro storico, circondato da mura medievali perfettamente conservate, è un labirinto di vicoli acciottolati e piazze pittoresche. Tra le attrazioni principali spiccano la Chiesa di San Francesco, rinomata per gli affreschi di Benozzo Gozzoli, e il Museo di San Francesco, che custodisce preziosi manufatti religiosi e opere d’arte. Vino Sagrantino: Montefalco è celebre per il suo vino Sagrantino, un’eccellenza enologica riconosciuta a livello internazionale. Le vigne che circondano il paese producono un vino rosso intenso e robusto, apprezzato per il suo carattere complesso e il profilo aromatico unico. I visitatori possono esplorare le cantine locali, partecipare a degustazioni guidate e scoprire il processo di produzione che rende il Sagrantino così speciale. Cibo Umbro: La gastronomia di Montefalco riflette l’autenticità e la generosità della cucina umbra. I piatti tradizionali come la porchetta, i salumi locali e i formaggi artigianali sono protagonisti delle tavole dei ristoranti e delle trattorie del paese. Gli ingredienti freschi e di stagione sono alla base di ricette che mescolano sapientemente tradizione e innovazione, soddisfacendo i palati più esigenti. Montefalco incanta non solo per la sua bellezza architettonica e storica, ma anche per l’ospitalità delle sue persone e l’eccellenza dei suoi prodotti enogastronomici. Un viaggio a Montefalco è un tuffo nel cuore dell’Umbria autentica, dove storia, vino e cibo si intrecciano in un’esperienza indimenticabile.
Un’Oasi di Benessere tra Storia e Natura

Le Terme di Santo Raggio, conosciute anche come Santureggio, rappresentano un luogo di benessere immerso nella natura incontaminata di Assisi. Queste terme, apprezzate fin dall’antichità per le loro proprietà benefiche, offrono ai visitatori un’esperienza di relax e rigenerazione, con un perfetto connubio tra tradizione e modernità. Storia e Fascino delle Terme La storia delle Terme di Santo Raggio affonda le radici nei tempi antichi, quando le acque termali della zona venivano utilizzate per scopi terapeutici e curativi. Il nome “Santo Raggio” è legato alla spiritualità di Assisi, città di San Francesco, e richiama l’idea di un luogo di purificazione e ristoro non solo per il corpo, ma anche per lo spirito. Le Proprietà delle Acque Termali Le acque delle Terme di Santo Raggio sono rinomate per il loro alto contenuto di minerali, ideali per favorire il benessere fisico e mentale. Vengono utilizzate per alleviare problemi articolari, migliorare la circolazione e favorire il rilassamento muscolare. Grazie alle loro proprietà, queste acque sono un vero toccasana per chi cerca un momento di sollievo dallo stress quotidiano. Trattamenti e Servizi Offerti Il centro termale offre una gamma completa di servizi per il benessere, tra cui: L’ambiente, caratterizzato da un’atmosfera serena e accogliente, è il luogo ideale per concedersi una pausa rigenerante. Un’Esperienza di Relax Immersa nella Natura Le Terme di Santo Raggio si trovano in un contesto naturale suggestivo, circondate dal verde delle colline umbre. Oltre ai trattamenti termali, i visitatori possono approfittare della bellezza del paesaggio per passeggiate all’aria aperta e momenti di meditazione, rendendo l’esperienza ancora più completa e rigenerante. Informazioni Utili per la Visita Le terme sono facilmente raggiungibili da Assisi e dalle principali località umbre. È consigliabile prenotare in anticipo, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza, per assicurarsi la disponibilità dei trattamenti desiderati. Le Terme di Santo Raggio rappresentano un perfetto punto d’incontro tra storia, natura e benessere. Ideali per chi desidera ritrovare equilibrio e armonia, queste terme offrono un’esperienza unica, arricchita dalla magia di Assisi e dal fascino senza tempo delle sue tradizioni.
Spello … Un gioiello Medievale!

Spello è un incantevole borgo umbro che si distingue per la sua bellezza pittoresca, la sua ricca storia e il suo ambiente sereno, che lo rendono una destinazione ideale per chi cerca una fusione di cultura, arte e natura. La cittadina si trova nella Valle Umbra, ai piedi dei monti subappenninici, ed è un luogo che non solo affascina con il suo aspetto, ma che racconta anche storie secolari attraverso i suoi monumenti e le sue tradizioni. Storia e Origini di Spello Le origini di Spello risalgono all’epoca romana, quando il borgo, noto come Hispellum, era un importante centro della zona. La sua posizione strategica e la vicinanza ad Assisi, altra città di fondamentale importanza storica e religiosa, hanno fatto sì che Spello fosse sempre al centro di eventi e dinamiche storiche significative. Le vestigia romane sono ancora visibili oggi, come le mura ciclopiche che circondano il centro storico e le antiche porte di accesso alla città, come Porta Venere e Porta Consolare. Durante il Medioevo, Spello si sviluppò ulteriormente, diventando un punto di riferimento religioso e culturale. Il periodo rinascimentale ha lasciato tracce indelebili, in particolare attraverso l’opera di artisti di fama come Pinturicchio, il cui lavoro ha decorato alcune delle chiese più importanti del paese. Questo connubio tra il passato romano e quello medievale è ciò che rende Spello così affascinante per i visitatori di ogni epoca. Le Attrazioni di Spello Le Chiese e gli Affreschi La Chiesa di Santa Maria Maggiore è uno dei luoghi più emblematici di Spello, celebre per gli affreschi del pittore rinascimentale Pinturicchio. Questi affreschi, che adornano la Cappella Baglioni, sono un esempio straordinario dell’arte del Rinascimento e narrano scene della vita della Vergine. La chiesa stessa è un capolavoro architettonico, con la sua elegante facciata in pietra e l’interno ricco di dettagli artistici. Oltre a Santa Maria Maggiore, Spello è costellata di altre chiese di grande valore storico e artistico, tra cui la Chiesa di San Lorenzo e la Chiesa di San Claudio, che meritano una visita per la loro architettura e le opere d’arte che custodiscono al loro interno. Il Centro Storico e le Mura Romane Il centro storico di Spello è un autentico labirinto di vicoli stretti e piazze tranquille, dove ogni angolo offre scorci pittoreschi e suggestivi. Passeggiare per le vie del borgo è un’esperienza che trasporta indietro nel tempo, grazie alle case in pietra, agli archi medievali e alle piazze tranquille. Le mura romane, che circondano la città, sono perfettamente conservate e rappresentano una testimonianza tangibile della storia antica di Spello. Le porte storiche, come la Porta Venere, che risale al I secolo a.C., accolgono i visitatori e li invitano a scoprire il cuore del borgo. Il Parco delle Sculture Un altro luogo che merita attenzione è il Parco delle Sculture, un’area verde che ospita numerose opere d’arte contemporanea. Questo parco, che si sviluppa ai piedi del monte Subasio, è ideale per una passeggiata rilassante, immersi nella bellezza della natura e in compagnia di sculture che dialogano con il paesaggio circostante. La Cucina di Spello: Un’Esperienza Culinaria Autentica La gastronomia di Spello è una delle meraviglie nascoste della regione, che riflette la tradizione umbra in tutta la sua semplicità e bontà. L’olio extravergine di oliva, prodotto localmente, è uno degli ingredienti principali della cucina di Spello. L’olio di oliva umbro è noto per la sua qualità e il suo sapore intenso, che arricchisce piatti semplici come le bruschette condite con pomodoro fresco, aglio e basilico. Un altro piatto tipico è il tartufo nero, che cresce abbondante nei boschi circostanti. Il tartufo è utilizzato in molte preparazioni locali, come la pasta al tartufo o i crostini con il paté di tartufo. La carne di cinghiale, il capretto e l’agnello sono altre specialità della cucina umbra, preparati con ricette che risalgono a secoli di tradizione. Non bisogna dimenticare i dolci tipici, come il torcolo di Spello, una torta rustica fatta con ingredienti semplici ma dal sapore ricco, perfetta per accompagnare un bicchiere di vino rosso locale. Eventi e Tradizioni Spello è famosa per i suoi eventi, che attraggono visitatori da tutto il mondo. Il più noto è senza dubbio l’Infiorata di Spello, che si tiene ogni anno durante il Corpus Domini, solitamente a giugno. Durante questo evento, le strade del centro storico vengono decorate con tappeti di fiori freschi, che rappresentano scene religiose, paesaggi e simboli di tradizione popolare. Questo spettacolo unico trasforma Spello in una vera e propria opera d’arte a cielo aperto, creando un’atmosfera magica che incanta chiunque la viva. Oltre all’Infiorata, Spello ospita numerosi festival musicali e culturali durante l’anno, come il Festival delle Arti e il Mercato delle Gaite, una manifestazione medievale che celebra la storia e le tradizioni artigianali del borgo. Spello è un luogo dove passato e presente si incontrano in un equilibrio perfetto. Con le sue tradizioni radicate, la bellezza del paesaggio e l’ospitalità dei suoi abitanti, rappresenta una delle gemme più affascinanti dell’Umbria. Che si tratti di una passeggiata tra le stradine del centro storico, di una visita alle chiese decorate da affreschi rinascimentali, o di un’esperienza culinaria unica, Spello offre un angolo di Italia dove ogni visitatore può sentirsi parte di una storia che dura da secoli.
Festa di San Benedetto da Norcia

Norcia festeggia il suo patrono, San Benedetto, con una serie di eventi significativi. Il mese di marzo è dedicato al Marzo Benedettino, celebrazione che culmina con la fiaccola “Pro Pace et Europa Una”. Dopo le tappe a Subiaco il 9 marzo e a Cassino il 16 marzo, la fiaccola giunge a Norcia il 20 marzo, accesa alle 19:30 in piazza San Benedetto. La staffetta della fiaccola ha inizio martedì 18 marzo dall’Abbazia di Montecassino e copre un percorso di 320 chilometri, scortata dai gruppi podistici di Norcia, Subiaco e Cassino. Il sindaco di Norcia, Giuliano Boccanera, ha sottolineato l’importanza di San Benedetto come simbolo di speranza e stabilità in un periodo di crisi per l’Europa e oltre. La fiaccola, ispirata ai valori benedettini, rappresenta l’impegno per la pace e la fraternità tra i popoli, guidata dai tedofori lungo le strade europee. Il programma include anche la presentazione del libro “San Benedetto e i Papi, dall’Umbria all’Europa” presso l’Istituto Omnicomprensivo De Gasperi-Battaglia di Norcia, seguita da conferenze e celebrazioni religiose fino al 23 marzo. Questi eventi comprendono approfondimenti culturali, celebrazioni religiose solenni e concerti, offrendo un’esperienza unica di fede, arte e armonia nel cuore di Norcia. (Fonte originale: https://www.umbriacronaca.it/2025/03/16/norcia-celebra-il-patrono-della-citta-e-deuropa-gli-eventi-in-programma/)
Un Viaggio Esclusivo con le Giornate FAI di Primavera 2025

Il 22 e 23 marzo 2025 segneranno un evento straordinario per gli amanti del patrimonio culturale italiano: le Giornate di Primavera del FAI apriranno le porte di oltre 750 luoghi in tutta Italia, tra cui numerosi gioielli nascosti dell’Umbria. Quest’anno, celebrando anche il 50º anniversario del Fondo per l’Ambiente Italiano, l’Umbria si distingue per la sua ricca offerta di arte, storia e natura. Partire da Assisi significa immergersi in un percorso di scoperta tra chiese nascoste e il suggestivo Bosco di San Francesco, dove natura e spiritualità si fondono in un’esperienza unica. A Cannara, Collemancio rivela antiche testimonianze archeologiche, mentre a Città di Castello gli studi d’arte di Meroni-Pillitu e di Alvaro e Giuliana Sarteanesi offrono un’affascinante prospettiva sulla produzione artistica contemporanea. Perugia si apre con la maestosità della Chiesa di Santa Maria Nuova e dell’Oratorio di San Francesco dei Nobili, seguita dal fascino storico del Palazzo Comunale di Spello. A Foligno, l’Abbazia di Santa Maria in Campis, la Cattedrale di San Feliciano e Palazzo Jacobilli-Carrara raccontano secoli di storia e architettura. Gubbio, con la sua Gola del Bottaccione e l’acquedotto medievale, offre un viaggio attraverso la geologia e l’ingegneria idraulica del passato, mentre a Deruta si segue un itinerario sulle orme di San Francesco tra i luoghi legati alla sua presenza nella regione. Paciano accoglie con l’Antica Pieve del Ceraseto, mentre Gualdo Tadino svela la magnificenza della Cattedrale di San Benedetto e della Chiesa Monumentale di San Francesco. A San Gemini, gli interessati possono approfondire la vita e le opere di Guido Calori, mentre a Spoleto l’itinerario si concentra sulle miniere di Morgnano, testimonianza dell’industria mineraria locale. Todi, con il suo mix di patrimonio, fede e magia, invita a esplorare luoghi di culto e tradizioni locali, mentre a Panicale la Collegiata di San Michele Arcangelo domina il panorama storico. Infine, Orvieto accoglie con la Chiesa della Natività di Maria Santissima, mentre Terni, attraverso Palazzo Montani, offre un’affascinante fusione tra letteratura e pittura umbra. Le Giornate FAI di Primavera non sono solo un’opportunità di scoperta culturale, ma anche un modo per sostenere attivamente la tutela del patrimonio storico-artistico italiano. Con visite guidate e la possibilità di prenotazione online, l’Umbria si prepara a offrire un weekend indimenticabile per tutti coloro che desiderano esplorare con curiosità e rispetto il ricco patrimonio della regione. Non perdere l’occasione di vivere le Giornate FAI di Primavera 2025 in Umbria, un’esperienza che lascia un’impronta indelebile nel cuore e nella mente di ogni visitatore.
Musica a Marzo

Con l’arrivo di marzo, l’Umbria si accende di musica e di emozioni. Questa terra, custode di storia e bellezza, diventa un palcoscenico d’eccezione per artisti di fama internazionale e per un pubblico che cerca esperienze autentiche e coinvolgenti. I concerti di questo mese sono un vero e proprio viaggio tra generi e sonorità, dalle armonie raffinate della musica classica all’energia travolgente del rock e del jazz. Ermal Meta: emozioni a fior di pelle ad OrvietoA chi cerca un’esperienza musicale più intima e profonda, il Teatro Mancinelli di Orvieto regala un evento speciale: il 28 marzo, Ermal Meta inaugurerà il suo nuovo tour proprio qui, con una “data zero” che si preannuncia intensa e memorabile. L’autore di brani indimenticabili porterà sul palco un repertorio che tocca le corde dell’anima, raccontando storie di vita, di speranza e di rinascita. Sarà uno di quei concerti in cui le luci si abbassano, la musica si fa spazio nel cuore e ogni canzone diventa un dialogo con il pubblico. Scott Henderson: la leggenda della chitarra arriva a TerniIl 13 marzo, la città di Terni accoglierà un’icona vivente della chitarra: Scott Henderson. Con il suo nuovo tour Karnevel!, il maestro delle sei corde promette uno spettacolo che attraversa i confini tra jazz, blues e rock. Chi lo ha visto dal vivo sa che ogni suo assolo è una narrazione, un viaggio in cui tecnica e passione si fondono in un’energia pura. Il suo ultimo album ha già conquistato i fan di tutto il mondo, e questo live sarà un’opportunità unica per lasciarsi trasportare dal suo sound inconfondibile. La magia della musica classica: Umbria Classic FestivalMarzo apre le porte alla grande tradizione classica con l’atteso Umbria Classic Festival. Un evento che non è solo un concerto, ma un’immersione nell’eleganza senza tempo delle opere di compositori come Mozart e Bruch. Il clarinettista Aron Chiesa e la violista Martina Santarone, accompagnati dall’Orchestra da Camera Colibrì Ensemble di Pescara, daranno vita a una serata intensa e suggestiva, in cui ogni nota risuonerà come un ponte tra passato e presente. Marzo in Umbria non è solo un mese di concerti: è un’esperienza che attraversa le piazze, i teatri e le sale storiche della regione, trasformando ogni esibizione in un momento unico di condivisione e passione. Che si tratti di melodie classiche, virtuosismi rock o testi intensi, la musica diventa il filo conduttore di un viaggio che promette di lasciare il segno.
Un viaggio tra note e bellezza nel cuore dell’Umbria

L’Umbria si prepara ad accogliere la terza edizione dell’Umbria Classic Festival, una manifestazione dedicata alla musica classica che dal 9 marzo al 15 aprile trasformerà Terni, Narni e Amelia in palcoscenici d’eccezione. L’evento, nato per celebrare il connubio tra arte, storia e tradizione, offre un cartellone di concerti con musicisti di fama internazionale, pronti a regalare al pubblico momenti di straordinaria intensità artistica. Un festival tra storia e musica Organizzato dall’Associazione Mozart Italia – sede di Terni, il festival gode del supporto di importanti istituzioni locali, tra cui i Comuni di Terni, Amelia e Narni, nonché dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Terni e della Fondazione Carit. L’obiettivo è quello di avvicinare il grande pubblico alla musica classica, offrendo concerti gratuiti in luoghi di grande fascino storico e architettonico. Il debutto: emozioni sinfoniche a Terni Il sipario si alzerà il 9 marzo a Terni, all’interno della suggestiva Chiesa di San Pietro, con un concerto che vedrà protagonista il Colibrì Ensemble – Orchestra da Camera di Pescara, accompagnata da musicisti di spicco come Martina Santarone alla viola e Aron Chiesa al clarinetto. Il repertorio spazierà tra le grandi pagine della musica classica, offrendo un’esperienza unica agli spettatori. Un percorso musicale tra Narni e Amelia Nei successivi appuntamenti, il festival si sposterà tra Narni e Amelia, portando la musica classica in alcuni dei luoghi più affascinanti della regione. Tra gli artisti attesi figurano il Trio Liszt, con Elia Chiesa al violino, Luigi Visco al violoncello e Christian De Luca al pianoforte, e la talentuosa soprano spagnola Laura Brasò, accompagnata dal pianista Michelangelo Carbonara. Gli spettacoli non saranno solo un’occasione per ascoltare esecuzioni di altissimo livello, ma anche un’opportunità per scoprire il ricco patrimonio artistico e culturale delle città coinvolte. Musica, territorio ed eccellenze enogastronomiche Oltre alla musica, il festival offrirà un’esperienza sensoriale completa, grazie alla possibilità di degustare eccellenze enogastronomiche locali. I visitatori potranno assaporare vini pregiati delle Tenute Cavalier Mazzocchi 1919 e della Tenuta Pizzogallo, abbinando così il piacere dell’ascolto a quello della scoperta dei sapori umbri. Un evento da non perdere Grazie al sostegno degli enti locali e delle istituzioni culturali, tutti gli eventi saranno ad ingresso gratuito, permettendo a chiunque di immergersi in un’atmosfera unica, in cui la musica diventa un ponte tra passato e presente. L’Umbria Classic Festival si conferma così non solo come un appuntamento imprescindibile per gli amanti della musica classica, ma anche come un’occasione per valorizzare il territorio e le sue meraviglie, offrendo un’esperienza che unisce arte, storia e tradizione.