La prima settimana di novembre 2024 in Umbria ha avuto come protagonista la storica Fiera dei Morti di Perugia, uno degli eventi commerciali più antichi e sentiti del Centro Italia. Con radici che affondano nel Medioevo, l’edizione di quest’anno si è svolta dall’1 al 5 novembre, occupando sia le aree moderne che il cuore pulsante del centro storico.
L’evento si è articolato in due zone principali. La parte più estesa e prettamente commerciale si è tenuta nell’area di Pian di Massiano, nei pressi dello Stadio Renato Curi. Qui, oltre 500 stand hanno offerto una vastissima gamma di prodotti, dall’abbigliamento all’artigianato, dalla gastronomia regionale e internazionale (con una forte presenza di dolciumi tipici, come i famosi Stinchetti dei Morti) all’oggettistica per la casa. La Fiera, in questa sezione, si è configurata come un grande mercato popolare, un luogo di incontro e scambio per la comunità.
Tuttavia, la Fiera dei Morti ha mantenuto un forte legame con il centro storico, in particolare con le vie adiacenti a Corso Vannucci, i Giardini Carducci e Piazza Italia. In queste aree, la manifestazione ha assunto un carattere più orientato verso l’artigianato di qualità e i prodotti tipici regionali, in una cornice storica suggestiva. Ad esempio, è stata allestita una sezione dedicata all’artigianato artistico e ai prodotti enogastronomici umbri. Questo doppio setting ha permesso di mantenere viva la tradizione e, al contempo, di soddisfare le esigenze del commercio moderno.
L’apertura della Fiera, avvenuta il giorno di Ognissanti, ha visto un’affluenza eccezionale, favorita anche dalle condizioni meteorologiche favorevoli. L’orario continuato, generalmente dalle 9:00 alle 20:00, ha permesso a migliaia di persone di passeggiare tra i banchi.
Un aspetto distintivo dell’edizione 2024 è stata la rinnovata attenzione alla cultura e alla storia dell’evento. Nei giorni della Fiera, sono state organizzate visite guidate tematiche sulla storia di Perugia e sulle origini della manifestazione stessa, spesso in collaborazione con le associazioni culturali locali. La Fiera dei Morti, dunque, non è stata solo una vetrina commerciale, ma anche un momento di riscoperta delle radici storiche e sociali della città. L’evento ha portato un notevole beneficio economico alla città e ai commercianti, rappresentando un momento di aggregazione sociale e di festa che segna tradizionalmente l’inizio della stagione autunnale più fredda.









