I Primi d’Italia 2025: un’immersione nella cultura del primo piatto a Foligno

Tra i vicoli e le piazze del centro storico di Foligno, in Umbria, si prepara a tornare un evento che negli ultimi anni è diventato un punto fisso per gli appassionati di gastronomia e tradizioni culinarie italiane: I Primi d’Italia. Dal 25 al 28 settembre 2025, la città si trasformerà in un’ampia scenografia del gusto, dove pasta, zuppe, risotti, gnocchi, polenta, ravioli e tante varianti creative del “primo piatto” saranno protagonisti assoluti.

Questo festival nazionale dedicato ai primi piatti non è solo una vetrina gastronomica: è un laboratorio culturale. Le vie del centro ospiteranno:

  • Degustazioni continuative, lungo percorsi del gusto che invitano il visitatore a scoprire ricette tradizionali e sperimentazioni moderne.
  • Show cooking e lezioni di cucina, con chef di rilievo che proporranno versioni reinterpretate dei primi piatti tipici italiani.
  • Workshop, conferenze e incontri con giornalisti, esperti di alimentazione e cultori del cibo, per discutere temi legati al mondo gastronomico, alla sostenibilità, al benessere e alle tradizioni locali.
  • Stand e produzioni di eccellenza agroalimentare, che valorizzano i prodotti umbri e italiani, offrendo la possibilità di acquistare specialità locali.
  • Momenti di intrattenimento, spettacoli e animazione, per rendere l’evento adatto a tutti, anche alle famiglie e ai più giovani.

Il festival è a ingresso libero, rendendo facile per chiunque partecipare e vivere un’esperienza immersiva nel mondo del cibo.

Perché partecipare

Chi si reca a Foligno in quei giorni non troverà solo piatti gustosi, ma anche un racconto: quello delle tradizioni culinarie italiane, delle differenze regionali nelle ricette, delle innovazioni gastronomiche che non tradiscono l’anima del cibo. L’evento invita all’esplorazione: il turista (o il curioso locale) viene stimolato a camminare attraverso scorci medievali della città, fare tappe assaggio e allo stesso tempo godersi la bellezza architettonica del posto.

L’effetto collaterale è quello di animare la città: negozi, ristoranti, bar, botteghe artigiane e attività culturali locali beneficiano del flusso di visitatori. È un modo di promuovere il territorio non solo con il cibo, ma con l’esperienza complessiva, che lega gusto, paesaggio e ospitalità.

Anche i più piccoli vengono coinvolti: attività come i laboratori “mani in pasta” permettono ai bambini di mettere le mani nella farina, imparare a impastare e cucinare, provando a essere chef per qualche ora.

Note pratiche

  • Le attività si svolgono in più punti del centro storico, quindi è utile indossare scarpe comode e prepararsi a spostamenti a piedi.
  • È consigliabile controllare il sito ufficiale dell’evento per il programma dettagliato giorno per giorno, orari precisi degli show cooking e degli incontri.
  • Chi arriva da fuori può approfittarne per esplorare Foligno e dintorni, visitando monumenti come il Palazzo Trinci o palazzi storici e musei che la città offre.

In sintesi, I Primi d’Italia 2025 promette di essere quattro giorni intensi e deliziosi, dove il primo piatto diventa narrazione del territorio, sperimentazione, piacere e condivisione.

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